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Essere Donatori è una scelta che viene dal Cuore ma si esprime con il consenso della Ragione: in questo caso “Cuore & Ragione” vanno a braccetto.

Il Cuore attiva il principio della Generosità interiore che ogni Uomo porta in sé mentre la Ragione cerca di cogliere tutte le buone opportunità che consentono ad ognuno di sentirti soddisfatto di una buona azione fatta.

L’ho fatto per Mario

“Anch’io l’ho fatto per Mario

Perché lo conosci?” recitava un meraviglioso e toccante spot di Pubblicità Progresso di diversi anni fa.

Quella scena, quelle parole riuscirono allora ad innescare un circolo virtuoso di curiosità, interesse e buona predisposizione alla Donazione tanto che può essere, legittimamente, considerato il punto di snodo più efficace della Promozione del dono del Sangue in Italia.

Mai avere paura di aiutare gli altri” continuava poi il protagonista: noi siamo andati oltre e….. ci siamo appassionati al gioco splendido ed appagante dell’aiutare e sostenere chi versa in condizioni di bisogno; oggi siamo qui a condividere ansie e timori per una perenne emergenza ed il sogno, mai svanito, che un giorno non ci sarà più bisogno di contrastare urgenze e bisogni continui nella raccolta del Sangue perché quel giorno capiremo tutti che la Scienza avrà fatto passi epocali e straordinari.

La Donazione

La donazione di sangue deve essere intesa come un dovere civico per ogni cittadino in buona salute, per il donatore diventa anche un’opportunità di Medicina preventiva.

La donazione in Italia è volontaria, periodica, anonima, non retribuita, consapevole e preferibilmente organizzata nelle Associazioni di donatori.

Queste caratteristiche la rendono sicura per la salute di chi dona e di chi riceve.

Si può donare sangue intero (S.I.) oppure i singoli emocomponenti (aferesi di globuli rossi, globuli bianchi, plasma e piastrine). Il sangue intero può essere donato 4 volte all’anno dai maschi e dalle donne in menopausa, due volte all’anno per le donne in età fertile, con un intervallo minimo fra due donazioni di 90 giorni; le aferesi possono avere periodicità maggiore.

Il lavoratore dipendente ha diritto a 24 ore di astensione dal lavoro retribuite e valide ai fini pensionistici nella giornata della donazione, ai sensi della legge 219 del 2005.

Perchè Donare

Il fabbisogno di sangue intero ed emocomponenti è in continuo aumento grazie ai progressi della Medicina, molte patologie in passato incurabili infatti, al giorno d’oggi hanno speranza di guarigione grazie a pratiche medico-chirurgiche avanzate (ematologiche, oncologiche, d’urgenza e trapianti, per fare alcuni esempi), le quali spesso si accompagnano ad un aumento della necessità di trasfusioni: si calcola che in Italia ogni giorno servano oltre 8.000 unità di S. I. ed emocomponenti da trasfondere.

Poiché il sangue non è ancora riproducibile artificialmente, l’unica fonte -inesauribile! – di questo medicinale unico nel suo genere è rappresentato dai donatori.

Le Associazioni concorrono con tutto il resto del sistema trasfusionale italiano al raggiungimento dell’autosufficienza locale, regionale e nazionale.

Dove Donare

Di seguito riportiamo i centri di raccolta di AVIS Provinciale di Pescara:

PESCARA

Unità di raccolta associativa Avis Comunale di Pescara

Dove? Piazza Salvo D’Acquisto, 19/21, 65126 Pescara PE
tel: 085.2934219

PENNE

UOS Medicina Trasfusionale ed Ambulatorio di Ematologia

Dove? Via Battaglione Alpini 1, Penne, tel: 085.8276293

POPOLI

UOS Medicina Trasfusionale ed Ambulatorio di Ematologia

Dove? Via Saffi 118, Popoli, tel: 085.9898414

Criteri di Selezione

L’idoneità alla donazione viene stabilita con una visita preliminare e poi rivalutata ad ogni donazione.

I criteri per donare S.I. ed emocomponenti sono stabiliti dal Decreto Ministeriale 2 novembre 2015:

  • ETA’: 18-65 (70) anni (la prima visita può esse fatta fino a 60 anni);
  • PESO: > 50 Kg (sia per gli uomini che per le donne).

Ad ogni singola donazione vengono poi valutati altri parametri.

  • pressione sanguigna;
  • frequenza cardiaca;
  • valori di emoglobina: 12,5 g/dl per le donne e 13,5 g/dl per gli uomini per la donazione di S.I.; i valori per altri tipi di donazioni sono diversi (ad esempio, per la plasmaferesi sono leggermente inferiori).

L’aspirante donatore effettua esami preliminari specifici per valutare il suo stato di salute. Una volta diventato donatore, con cadenza annuale saranno ripetuti esami ematochimici per confermare l’idoneità alla donazione e test infettivo logici vengono eseguiti su ogni unità donata. Il medico selezionatore a suo giudizio può prescrivere approfondimenti laboratoristici o strumentali per la tutela della salute del donatore.

Sospensioni

Il donatore di sangue deve avere uno stile di vita sano e deve evitare comportamenti a rischio.

Esistono, secondo il D.M. 2 novembre 2015 “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”, criteri di sospensione permanente o temporanea dalle donazioni.

I più frequenti motivi di sospensione temporanea sono:

  • Tatuaggi, piercing
  • Interventi chirurgici maggiori
  • Endoscopie con strumento flessibile (gastroscopie, colonscopie, artroscopie, ecc.)
  • Agopuntura
  • Rapporti sessuali occasionali (anche protetti), recente cambio del partner sessuale
  • Gravidanza
  • Vaccinazioni
  • Terapie farmacologiche
  • comuni malattie infettive.

Criteri di esclusione permanente sono invece rappresentati da:

  • positività per marker HIV, epatite B, epatite C, sifilide
  • malattie croniche cardiovascolari, neurologiche e del sistema nervoso centrale, respiratorie, renali, metaboliche (ad esempio, diabete se insulino-dipendente), autoimmuni (se multi-organo), gastrointestinali e neoplastiche (anche se guarite).
  • Alcolismo cronico
  • Comportamenti sessuali a rischio (promiscui, occasionali, con scambio di denaro o droga anche se protetti)
  • Uso di sostanze stupefacenti per via iniettiva, pregressa tossicodipendenza, uso abituale di sostanze stupefacenti inalatorie
  • Rischio per “Morbo della mucca pazza” (soggiorno in UK per 6 mesi cumulativi dal 1980 al 1996).

Possono essere applicati criteri di esclusione più stringenti e complementari a quelli stabiliti dalla Legge in base a protocolli di selezione interni ai vari Centri Raccolta, laddove il decreto lasci al giudizio del medico la valutazione dell’idoneità dell’aspirante donatore.

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