L’OMAGGIO DELL’AVIS PROVINCIALE DI PESCARA

 

Non so se una cena di pensionamento possa essere raccontata con l’aggettivo “festeggiato” ma ieri sera abbiamo trascorso veramente una bella serata.

Si rendeva omaggio ad una persona che è stata il punto di riferimento delle nostre Associazioni.

Questa persona risponde al nome del dott. Silvino Marino.

Dopo trent’anni alla guida del Centro Trasfusionale dell’ospedale di Popoli il 30 settembre del 2018 il dott. Marino è andato in pensione.

Dire che il Centro Trasfusionale dell’ospedale di Popoli perde una colonna portante è affermazione superflua.

So che queste poche righe sono condivise da tutti i dirigenti e i donatori delle Avis di Popoli, Bussi, Tocco, Torre, Scafa, Alanno e Lettomanoppello. E’ come se fossero scritte da centinaia di mani.

Le nostre Comunali sono cresciute anche grazie alla sua dedizione, alla cura con cui trattava i donatori, all’attenzione sul lavoro che ognuno di noi ha riconosciuto e riconosce in lui.

Più che un medico possiamo dire che il dott. Marino è stato un educatore. E’ stato grazie alla sua meticolosità, alla professionalità ed al rispetto delle regole e delle procedure che è cresciuta anche la nostra cultura della donazione.

Con lui abbiamo condiviso momenti importanti e, a volte, anche poco felici specie in questi ultimi tempi a causa dei problemi che agitano la nostra sanità regionale.

La lotta contro il paventato ridimensionamento del Centro Trasfusionale dell’ospedale di Popoli o, addirittura, la sua chiusura; una eventualità, questa, che genera in noi molta ansia nel timore che  ciò possa far crollare il numero delle donazioni a causa del fatto che i donatori sarebbero costretti a recarsi a Pescara con evidente disagio.

Sarebbe un duro colpo non solo dal punto di vista della disponibilità di sangue ma anche rispetto allo spirito di altruismo e solidarietà che con tanta fatica abbiamo cercato, insieme al dott. Marino, di inculcare nella popolazione.

Ora si apre un nuovo capitolo della sua vita, quello del meritato riposo. Quello che lo vedrà più vicino alla sua famiglia che, forse, in qualche occasione ha un po’ tralasciato per dedicarsi alla sua missione. E magari anche per coltivare qualche hobby sempre rinviato per attaccamento al lavoro.

Grazie dott. Marino. E’ il minimo che possiamo dire.

Buona pensione e tanti, tanti auguri.